Il punto di rosso: affascinante, coinvolgente, ammaliante. Questo è il tocco di Eremiti Restaurant per la seconda e ultima cena palermitana, in una piovosa serata di inizio novembre, a spasso per una città desolatamente spoglia a rischio malinconia. Ed è un peccato che il ristorante guidato dallo chef Paolo Bronzo, in pieno centro storico a pochi passi da piazza Indipendenza, ci si presenti sguarnito, senza avventori. Il maître, puntualissimo, ci spiega che il periodo non aiuta, lo strascico estivo è agli sgoccioli e la chiusura invernale bussa alla porta. Per salutare Palermo l’ultima volta dopo il tramonto, ci abbandoniamo ad una Sicilia gourmand dalle scenografie retrò, per gustare i sapori marinari senza rischiare di allontanarci troppo dalle solide certezze palermitane.
Il locale
Il punto di rosso è quello che acceca: sedute in velluto, oro che illumina i dettagli, tumbler infuocati. Eremiti accoglie così gli avventori una volta scese le scale, in un open space senza barriere. Più nascosto è il lungo privèe, dove i tavoli si fanno più intimi e le pareti raccontano di una Sicilia raffinata, sobria e rilassata.
Il menu
Un menù tra raffinatezza ed azzardo, dal rapporto qualità-prezzo notevole, che si lascia perdonare qualche sapore dimesso. In primis, sappiate che se non siete pazzi per il pesce o avete la luna storta per la carne, alla carta trovate ben 4 pagine piene di pizze gourmet dall’impasto fatto con antichi grani siciliani. Le proposte marinare sono le più sfiziose e meritano una seria occhiata. Noi partiamo con la tradizione rivisitata (luogo comune, ok) nell’arancinetta di gambero con crema di stracciatella e scorza di limone (6€), la cui croccantezza si fa apprezzare tantissimo, forse meno memorabile è il ripieno, nel quale la delicatezza gambero tende a nascondersi.
Certo, sarebbe stato troppo semplice andare a colpo sicuro sulla caponata di melanzane con olive e capperi di Pantelleria in agrodolce (6€), il colpo mai sprecato per ricordarci che siamo in Sicilia e l’ode alla tradizione è un canto felice da osannare ogni giorno, oppure rimanere leggeri con l’insalatina di finocchi, arance e sgombro (6€), per i sapori estivi che anche in tardo autunno non perdono colore. Immensa è la porzione della zuppetta di cozze con pomodoro di Sicilia e crostone di pane di Tumminia (8€), un antipasto più che generoso per un avvio subito succulento.
Caponata di melanzane con olive e capperi di Pantelleria in agrodolce Insalatina di finocchi, arance e sgombro Zuppetta di cozze con pomodoro di Sicilia e crostone di pane di Tumminia
Le proposte di secondi piatti declamano la Sicilia più tenera e sicura, come il tentacolo di polpo scottato su crema di favette e colatura di acciughe di Aspra (10€), il famigerato pesce spada marinato alla palermitana (14€) o fatto ad involtino con agrumi e cappelli di Pantelleria (14€). Ma sono i primi piatti ad essere decisamente più eccitanti, da meritare la sfida al palato che può mettere la Sicilia storica in un angolo e approfondire qualche divagazione. Se il risotto mantecato con ricotta fresca, sarde scottate, limone e mollica tostata al limone (15€) si rivela, con leggero rammarico, un tentativo blando di riscrivere i sapori isolani, i ravioli di cerniotto e mandorle con calamaro, pomodoro secco e mollica tostata al limone (16€) imprimono il giusto sprint alla ricerca del gusto che la carta declamava senza indugio. Il vero azzardo è stato, invece, lo spaghetto alle vongole, scaglie di cioccolato modicano, zesta di arancia candita e gambero in doppia consistenza crudo-cotto (15€), perché il tocco dolce (ma mica tanto) del cacao poteva creare qualche grattacapo ai foodtrotter meno avvezzi alla sfida. La prova, all’ultimo boccone, è stata superata: il mix esplosivo in mente viene ben neutralizzato al palato, senza richiamare spiacevoli eccessi.
Risotto mantecato con ricotta fresca, sarde scottate, limone e mollica tostata al limone Ravioli di cerniotto e mandorle con calamaro, pomodoro secco e mollica tostata al limone Spaghetto alle vongole, scaglie di cioccolato modicano, zesta di arancia candita e gambero in doppia consistenza crudo-cotto
Se lo street food senza pensieri e pranzi fugaci all’insegna della tradizione rappresentano le scelte giuste per viversi la Sicilia diurna e i suoi sapori alla luce, la cena può meritarsi un viaggio, senza eccessi, in un’isola che scopre nuovi accostamenti, guidato da un rapporto qualità-prezzo vincente.
Eremiti Restaurant
Via dei Benedettini, 7, 90134 Palermo PA
Tel. +39 329 867 7551
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