A dispetto del nome, Piadamarina è il paradiso dei fishburger

C’è un solo indirizzo, a Pesaro e in provincia, per i migliori panini di pesce, abbinati ad una location invidiatissima.
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UPDATE: Piadamarina nella sua versione originale non esiste più, il locale si è trasferito in Viale Trieste 255 con il nuovo nome di Sapido.

C’è un chioschetto piccolotto, laggiù nella calata Caio Duilio di Pesaro, che sommessamente è diventato il punto di riferimento indiscusso del fast but good food della provincia, soprattutto quando i primi caldi piombano a sorpresa e i raggi del sole lo trasformano nella meta irrinunciabile per abbinare relax e gourmet. Piadamarina non è soltanto piada di mare, lo vogliamo specificare subito, a dispetto del nome: il pesce c’è ed è la cifra distintiva, ma oltre la piada c’è una menzione d’onore, che ha rivoluzionato negli ultimi anni i pellegrinaggi gourmet, ovvero il fishburger. E qua, nel chioschetto che sa di artigianalità e buone maniere e genuine, state sicuri, mangerete il fishburger più buono della zona, e di sicuro anche nel posto più supercool del litorale.

La location

La posizione è invidiabile: accanto al molo, mentre le barche di ritorno dalla sessione di pesca quotidiana sfilano ai suoi lati con la refurtiva prelibata. E poi il tramonto, con il sole che scende proprio alle spalle di questo chioschetto marittimo, divenuto iconico per il pesarese che coniuga chic food e movida, con l’asporto che poi apparecchia gli scogli del molo accarezzati dagli ultimi e morbidi raggi di sole. Unico requisito essenziale, in particolare negli orari di punta: la pazienza. E’ ormai consueta la fila per ordinare, che le norme anti-Covid hanno purtroppo rafforzato. Ma l’attesa vale decisamente il piacere.

Un piccolo chioschetto stagionale ormai irrinunciabile per i pesaresi, che si mettono anche in fila pur di godersi un burger al tramonto.

Quando l’asporto e la consumazione frugale dislocata non saranno le uniche possibilità di goduria, nel retro del chiosco c’è un carinissimo dehors in self-service, dove gustarsi le proposte di Piadamarina con vista privilegiata sul molo, tra scorribande di barche e maestosi yatch, per sentirsi anche nel piccolo nel jet set di provincia.

Il menu

Lo abbiamo detto chiaramente: da Piadamarina non si va per una semplice e annoiata piadina classica. La farcitura di mare è quella che dà il nome al locale e ne ha segnato la sua origine, rappresentando in avvio l’elemento differenziante e non soltanto scenografico. Per quanto le proposte di piada (e le solite numerose possibilità di personalizzazione) siano sempre interessanti e generose, il vero merito del piccolo polo ittico baciato dal tramonto è quello di aver elevato gli standard dei fishburger, o meglio, incoronarsi come re solitario della sfida. C’è poco da fare per gli inseguitori: i burger di pesce di Piadamarina sono decisamente i migliori della città (ma forse pure della provincia). E non tanto pensando a quelli in menù, che permettono di mantenere questo scettro, ma soprattutto alla proposta gourmet settimanale, attesa dai food trotter specializzati come l’estrazione del superenalotto, e puntualmente comunicata sui social dai gestori con foto mozzafiato. Variazioni di cotture, abbinamenti impensati, bun che sfidano le convenzioni: ogni volta il fishburger gourmet ti stupisce, ad un prezzo ancora accettabile (dai 9 ai 13 euro, only panino). Nella lavagnetta in postazione cassa troverete ogni volta le proposte del giorno, che comunque comprendono anche piatti di pesce espressi (crudi, primi e secondi) e il dessert, per completare in dolcezza l’esperienza.

Inizialmente, le proposte di fishburger erano piuttosto esigue (e i burger in generale, nell’elenco, subivano il predominio delle piade). Il Polporto era il classico, il flagship burger del chioschetto, la signature d’eccellenza: pane al latte e cereali, polpo in doppia cottura, olio all’arancio, crumble di olive taggiasche, cavolo cappuccio marinato, maionese alla paprika affumicata (9 euro). Eccellenze in panino, forse non così eccellente al gusto, ma di sicuro una spanna sopra il Tunaburger (burger di tonno artigianale, crumble di cipolla, pomodoro, misticanza e maionese all’avocado, 9 euro) che sconta l’ostica nobilitazione del filetto di tonno, e i classiconi di carne, compresa la versione BBQ.

Oggi, invece, i panini di pesce presenti in menù sono ben 5, ai quali si aggiunge la versione gourmet settimanale (anche doppia). Addio al Tunaburger come prevedibile, il Polporto diventa 2.0 e guadagna la ricotta vaccina, entrano il crossaint al baccalà mantecato (da provare), il bagel con il tataki di tonno (che fa molto brunch) e la ciabatta con le alici marinate, con variazioni di pane per affrancarsi dal tipico burger. Parallelamente, però, lievitano anche i prezzi rispetto alla stagione precedente – si parte dai 10 euro del croissant fino ai 12 del Fighetto, fino ad arrivare ai 13 euro del burger settimanale, che invece si attestava sui 9 euro. Certo, abbiamo il pesce fresco protagonista e la costante ricerca di nuovi sapori e combinazioni merita riconoscenza, ma specifichiamo anche che il servizio è self e non ci sono costi di sala a far attestare i prezzi a standard del servito. Anche per questo motivo si potrebbe migliorare la gestione differenziata dei rifiuti per dare un reale senso al packaging compostabile e riciclabile che invece affolla in maniera sparsa i cassonetti limitrofi. Tutto questo, nel frattempo, corrobora il trend: i fishburger sono davvero qui per rimanere, e stupirci ancora. Come l’ultima proposta settimanale: pane ai 5 cereali e semi di girasole, filetti di triglia gratinati, carciofi saltati in padella, provola dolce, speck croccante, maionese al curry. Giusto per rafforzarvi l’idea, e l’acquolina.

Ma di non solo panini ci si diverte. Piadamarina, oltre alla piada, presenta anche succulenti fritti, come il classico fritto di pesce (calamari, gamberi, carote, zucchine, 13 euro), le olive ascolane di pesce (10 pezzi, 7 euro) e i piadinotti di mare, ovvero mini panzerotti artigianali di piada fritti ripieni di baccalà e patate (9 euro), uno sfizio ma solo in apparenza. Ma ormai dovreste averlo capito, che il vero sfizio ha un nome solo, croccante, godurioso.

Cool review

Piadamarina
8 10 0 1
8/10
Total Score
  • Location
    9/10
    Un panino gourmet al tramonto, e ho detto tutto.
  • Servizio
    7/10
    Self service dai modi artigianali ma sempre col sorriso.
  • Menu
    8/10
    Gli amanti del pesce espresso non rimarranno mai delusi.
  • Conto
    6/10
    I prezzi sono lievitati, forse un po' troppo per un chioschetto.

Cool

  • Il burger gourmet settimanale, irrinunciabile
  • Location straordinaria al tramonto
  • Le proposte del giorno meritano attenzione

Fool

  • I prezzi dei fishburger non sono da chioschetto
  • Niente raccolta differenziata per i packaging compostabili
  • Nelle ore di punta l'attesa in fila può essere estenuante
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